Flashback

Flashback | Fotografia Italiana: 1960-2016
Palazzo Ducale Genova | 15 luglio-28 agosto

Da Mario Giacomelli agli anni 2000 attraverso le fotografie di Nino Migliori, Mario de Biasi, Ugo Mulas, Gabriele Basilico, Fulvio Roiter, Luigi Ghirri, Oliviero Toscani e molti altri.

A cura Sabrina Raffaghello e Roberto Mutti

Performance : Grace Zanotto Non più fango ma terra cruda.
Fare della TERRA la propria casa, Fare la propria CASA in terra cruda.

Video installazione : Roberto Marsella Explosion

La partenza per una nuova educazione alla vita collettiva, passa attraverso il punto di vista dell’arte che permette di vedere una nuova prospettiva: non più fango, ma architettura sostenibile ed integrazione sociale.
Lo sguardo dell’uomo orientato, ha portato a costruire con logiche funzionali solo al suo interesse, in totale conflitto con la natura. Il ciclo dell’acqua nel tempo si riprende gli spazi che gli sono propri, distruggendo ciò che lo invade.

La natura è rivoluzione: tutto si crea e tutto si distrugge per una nuova evoluzione.
Un nuovo inizio è possibile, ripartendo dall’auto-costruzione del sé, del proprio habitat e della socialità condivisa.

Un cencio che riveste tutto il corpo dona la libertà di viaggiare all’infinito dentro se stessi. In lontanissimi tempi e nei remoti luoghi dove le tribù umane inventarono le religioni, vennero create delle maschere come ausilio all’espressione della spiritualità.
Nell’era delle migrazioni e della globalizzazione, emerge il bisogno di creare un mattone di terra cruda, su cui la Terra possa ribaltarsi e trovarvi fondamenta. Nasce l’esigenza di condividere le antiche tradizioni manuali, vocali e di costume per riconoscerci negli archetipi di comuni bisogni, per ricordarci di essere appartenenti ad un’unica specie vivente.
Le Super Burka Girl, regine del riscatto dalla sottomissione, assumono la responsabilità di accompagnare la rivoluzione per una realtà rigenerata. Poesie che provengono da ogni tempo e spazio del percorso dell’umanità vi invitano a celebrare il rituale alla vita, collaborando alla realizzazione di un nuovo tempio per una nuova idea di vita, che pone la Terra come luogo di condivisione dell’esistenza.

La performance è accompagnata da un video realizzato da Roberto Marsella in cui un cubo nero su fondo nero esplode, per lasciare lo spazio ad una piramide gialla su fondo giallo destinata anch’essa ad esplodere.
Questo loop di forme e colori alternate ad esplosioni ci riporta nel ciclo di costruzione e distruzione delle civiltà umane, relativizzando il nostro piccolo tratto d’intersezione esistenziale nel grande flusso.

Il video è frutto del “Movimento Trasversale d’avanguardia artistica NONPERDONO” che utilizza la tecnica dell’esplosione come possibilità di nuova verginità, rifiutando il culto dell’arte per l’arte, a favore dell’arte come pratica diretta verso scopi sociali.

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